In gita sul Vesuvio con il trenino a cremagliera
da Il Mattino del 30 Novembre 2002)
Sarà in futuro un trenino a cremagliera a collegare Torre del Greco con il Vesuvio? Il progetto previsto dal Piano Urbanistico dell’Ente Parco è stato presentato nell’aula consiliare di Palazzo la Salle all’amministrazione Comunale. A illustrare i particolari di un programma che dovrebbe portare nuova linfa al turismo, c’erano Amilcare Troiano, presidente del Parco, e il professore Gasparrini, docente di Pianificazione territoriale all’Università Federico Il di Napoli.
“Si tratta – assicura dopo l’incontro il sindaco Ciavolino – di un intervento che segnerà davvero la svolta per tutti i comuni vesuviani e per Torre del Greco in particolare. Questo è un momento di orgoglio per la nostra amministrazione che ha sempre puntato alla realizzazione di questo progetto”.
L’idea primaria dunque, è quella di ricostruire il percorso per il passaggio del vecchio trenino a cremagliera. Secondo gli intendimenti la partenza avverrà naturalmente da un comune vesuviano e la stazione dovrebbe essere individuata probabilmente ai confini tra Ercolano e Torre del Greco. Il mezzo, a bassissimo impatto ambientale, dovrebbe accompagnare poi i turisti fino alla base dell’ex Osservatorio Vesuviano.
Di qui, per raggiungere la vetta del vulcano sarebbe necessario proseguire a piedi attraverso un sentiero naturale. Un progetto che dovrebbe, dunque, trovare d’accordo anche la schiera di ambientalisti che per decenni hanno detto no e lottato contro la costruzione di una funicolare in cemento che, per il suo impatto, si sarebbe rivelata davvero devastante per la vegetazione del Vesuvio.
Ma intanto il Piano urbanistico del Parco che punta innanzitutto alla salvaguardia del territorio e al potenziamento delle risorse di ogni comune interessato, annuncia importanti novità anche per il settore florovivaistico di Torre del Greco. Il nuovo strumento, infatti, superando i vincoli paesistici e urbanistici, consentirà ai titolari delle serre di apportare eventuali ampliamenti, potenziamenti e adeguamenti agli impianti già esistenti.